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| Medea scese nella grande arena di battaglia. Voleva allenarsi, ingaggiare una vera e propria battaglia, all'ultimo colpo di alchimia. Ma per farlo aveva bisogno di uno sfidante. La giornata era bella, ed il sole picchiava forte su Central City, mentre i passanti si godevano la bella giornata primaverile che si stava mostrando a loro. La ragazza si era legata i capelli in una lunga treccia scura, che le scendeva lungo la chiena, ed il ciuffo era stato fermato da due fermagli scuri, che si perdevano nel colore dei suoi capelli. Girò il collo, che fece un crak, quando le ossa si scrocchiarono, così come le dita delle mani. Fece qualche piegamento, un paio di flessioni per abituare il corpo che da lungo tempo non si concedeva ad uno scontro, ed un paio di salti e schivate. Adesso era pronta, aspettava solo che lo sfidante arrivasse. Si mise al centro dell'arena, riempì i polmoni d'aria ed urlò Qualcuno OSA sfidarmi??
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